Come valutare il rischio MMC per i movimenti ripetuti degli arti superiori: La Check list OCRA, il metodo OCRA index e la mini check list.

Il sistema OCRA

Il sistema OCRA, acronimo per OCcupational Repetitive Actions, è considerato il metodo di maggiore affidabilità per la valutazione del rischio MMC (Movimentazione Manuale dei Carichi) per lavori manuali che richiedono movimenti ripetitivi degli arti superiori.
È un metodo che analizza molteplici fattori di rischio e fornisce criteri validi per la prevenzione e/o previsione di possibili disturbi muscolo-scheletrici degli arti superiori come, ad esempio, tendiniti, tenosinoviti, sindrome del tunnel carpale ecc. ecc.

I metodi di analisi del sistema OCRA sono 3:

1. OCRA INDEX

L’indice OCRA è sostanzialmente il rapporto tra il numero giornaliero di azioni ripetitive svolte ed il numero di azioni raccomandate.
Il calcolo di tale indice mediante il metodo OCRA Index, costituisce lo strumento di valutazione più preciso e puntiforme tra i tre metodi. Pertanto, è consigliata l’applicazione del suddetto metodo nel caso di operazioni di progettazione di posti e ritmi di lavoro.

2. OCRA CHECK LIST

La Check list OCRA è una versione semplificata del metodo OCRA index.
Strutturalmente consiste in un questionario articolato in diversi passi successivi. Ad ogni passo del questionario vengono analizzate le singole componenti che concorrono a determinare le condizioni di rischio.
I passi che la check list prende in esame per la determinazione delle condizioni di rischio sono i seguenti:

  1. Durata dei turni, delle pause, dei cicli e dei compiti ripetitivi;
  2. Informazioni sulle postazioni e sul personale;
  3. Informazioni sulle azioni tecniche;
  4. Informazioni sugli sforzi percepiti;
  5. Informazioni sulle posture assunte.

Prima di procedere con l’analisi del metodo, risulta utile fare chiarezza sulla terminologia scientifica utilizzata. In particolare sul concetto di azione tecnica e ciclo lavorativo:

  • Un azione tecnica è un complesso di movimenti di uno o più segmenti corporei che consentono lo svolgimento di un’operazione elementare;
  • Un ciclo lavorativo è una sequenza di azioni tecniche di durata relativamente breve che viene ripetuta più volte uguale a se stessa.

Come si può notare dai punti elencati sopra, la Check list, pur essendo una semplificazione del metodo OCRA index, va ad analizzare con completezza e sistematicità tutti gli aspetti necessari alla determinazione di un indice di rischio adeguatamente preciso.

Sulla base dei dati ricavati nel corso dei passi svolti durante l’analisi, viene prodotto un punteggio relativo a ciascun arto. In funzione del punteggio si identificano cinque fasce di rischio e per ogni punteggio ottenuto viene riportato il corrispondente valore OCRA index.

Si consulti la tabella sottostante per maggiore chiarezza.

P. CHECK LIST OCRA Index Entità del rischio Misure di prevenzione
<7,5 <2,2 Rischio accettabile Nessuna. La valutazione dei rischi dovrebbe comunque essere ripetuta periodicamente.
7,5 – 11 2,2 – 3,5 Rischio incerto/molto lieve Ripetere la valutazione del rischio; ridurre il rischio laddove possibile.
11 – 14 3,5 – 4,5 Rischio lieve Riduzione del rischio; sorveglianza sanitaria con visita a periodicità stabilita dal Medico Competente; interventi di informazione/formazione.
14 – 22,5 4,5 – 9 Rischio medio Riduzione del rischio; sorveglianza sanitaria con visita a periodicità annuale o superiore secondo decisione del Medico Competente; interventi di informazione/formazione.
> 22,5 > 9,0 Rischio elevato Riduzione del rischio; sorveglianza sanitaria con visita a periodicità annuale o inferiore secondo giudizio del Medico Competente; interventi di informazione/formazione

3. LA MINI-CHECK LIST OCRA

L’analisi tramite mini-check list risulta un metodo di ancor più rapida e approssimativa valutazione rispetto alla Check list OCRA.
La rapidità e la semplicità che caratterizzano questo metodo, lo rendono adatto alla valutazione del rischio per movimenti ripetuti nel caso di piccole imprese o settori dell’artigianato e dell’agricoltura, dove i ritmi di lavoro non sono serrati e definiti come nell’industria.

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